Occhi vuoti
Polo Nord, settore canadese, 20 ottobre. Inizio dell’inverno artico: il sole è appena
tramontato e per sei mesi non sorgerà più. All’avveniristico centro di ricerca Trudeau
cinque scienziati di fama internazionale spariscono all’improvviso. Muniti di torce per
fendere il buio, i soccorritori si precipitano a perlustrare il pack e rinvengono tre cadaveri
con gli arti non ancora congelati. Giacciono in pose innaturali, come contorsionisti del
circo, e hanno gli occhi vuoti, misteriosamente privi di pupilla e iride. Nello stesso
momento, non lontano da lì, il quarto scienziato si toglie il casco e, incurante del gelo che
gli morde i polmoni, si spoglia, strato dopo strato. Poi si stende sul ghiaccio e, avviato il
motore del suo gatto delle nevi, lo osserva scomparire inghiottito dalle tenebre. E si lascia
morire.
Mosca, qualche giorno dopo. L’ammiraglio in pensione Rudenko viene incaricato dal
ministro della Difesa di rintracciare il sottomarino Vladivostok scomparso da alcune ore in
acque norvegesi, abissi che lui conosce meglio di chiunque altro. A bordo ci sono più di
novanta persone e, dopo la sciagura del Kursk, le autorità russe non possono certo
permettersi di comunicare all’opinione pubblica un altro affondamento. Prima di
interrompere i segnali, il Vladivostok aveva prelevato dal pack artico una scienziata russa
che sarebbe dovuta rientrare in patria.
Mare della Norvegia, alcune ore più tardi. I sommozzatori guidati dall’ammiraglio Rudenko
individuano il Vladivostok sul fondo del mare, incagliato in un fiordo. Quando riescono a
forzare uno dei portelloni, la luce delle torce materializza una scena assurda e terrificante:
decine di corpi che fluttuano con gli arti contorti, in posizioni non certo da affogati. E
hanno gli occhi privi di pupilla e iride, vuoti. Centro Trudeau, nello stesso momento. Su
ordine del governo canadese, la giovane epidemiologa californiana Jessie Hanley,
conosciuta tanto per il suo talento quanto per la sua scarsa ortodossia, viene
paracadutata in assoluto segreto sulla base. Ha la delicatissima missione di scoprire, prima
che ci siano nuove vittime, le cause della morte con gli occhi vuoti. Ma l’intero centro è
paralizzato dal sospetto e dall’omertà...
Thriller d’atmosfera tutto giocato sul registro dell’angoscia e della paura, Occhi vuoti va a
scavare nella pericolosa area in cui scienza e politica entrano in collisione, con risultati
talvolta disastrosi. Scritto con stile impeccabile e ritmo battente, drammaticamente
plausibile nell’intreccio, è un romanzo reso ancora più emozionante dal contesto
geografico e climatico: un’ambientazione unica, raggelante e incubica, squarciata solo
dalle aurore boreali, quasi surreali nelle loro evanescenti spire di colore.
Cottogni