L'urlo che spezzò il silenzio
Un romanzo in cui l'elemento surreale trae origine dall'esperienza quotidiana e
dall'emergere alla coscienza dei più inconfessabili desideri dell'essere umano.
Il promontorio di Portofino. Il grido di Munch. Il terrore di tre ragazzi che, nella percezione
della fine imminente, assurge a desiderio di assomigliare a un dio. Quando i doni da loro
richiesti, Suprema Bellezza, Immortalità, Somma Conoscenza, diventeranno reali e fruibili
sarà tardi per smascherare il segreto terribile che si cela in ognuno di essi: quello di poter
modellare e deformare in maniera irreversibile la fisionomia interiore dei tre ragazzi. I tre
protagonisti non saranno Dei, ma mostri, talora consapevoli della propria distorsione,
proprio come l'uomo che urla nell'opera di Munch. Sarà solo alla fine dei tempi, alla
conclusione del romanzo, che scopriremo chi dei tre ragazzi, nel chiedere il Dono, ha
compiuto la scelta umanamente più ragionevole.
Bertoni