Il cinquantunesimo stato
Non è solo un sogno, è la realtà di un'America diventata troppo violenta e che reagisce
con l'invenzione di un nuovo stato, Il Cinquantunesimo Stato. Lì tutto è perfetto, o vuole
esserlo: i bambini possono giocare, non occorre chiudere le automobili o segregarsi in
casa, tutto insomma pare funzionare ma con un presupposto, che la Polizia controlli ogni
cosa, ogni minimo particolare. Eppure, da poco tempo, piccole anomalie si producono,
impercettibili accadimenti. Una giornalista titolare di una rubrica enigmistica riceve
all'indirizzo di casa (rigorosamente anonimo) un inquietante messaggio: Ti ho trovata. Un
criminologo ripensa con dolore al giorno in cui dovette fuggire con la madre e la sorella
dalla propria casa, lo stesso giorno in cui una ragazza veniva assassinata. C'era un legame
tra quegli avvenimenti? Un detective è ossessionato dall'innaturale posizione in cui ha
trovato una giovane vittima: quella di un angelo crocifisso che indica qualcosa. Dove ha
già visto tutto ciò? Da dove affiora quell'incubo? Sembra che John Katzenbach abbia
scritto questo romanzo per zittire chi ritiene finito il genere serial killer. Per suggerire,
ancora una volta, che non esistono limiti a una storia straordinaria, al salto mortale
dell'invenzione pura.
Bertoni