| Storie per vergini |
| Un vicino di casa che bussa alla porta per annunciare la propria morte, uno strano |
| luccichio che diventa indizio del soprannaturale, un manichino che si trasforma in un |
| oscuro oggetto del desiderio alla |
| Buñuel, il fantasma di Francisco Goya che dipinge il più celebre torero di Spagna. Carlos |
| Fuentes racconta cinque storie che sono mappe, case, destini: terre immaginarie a cui il |
| lettore approda da straniero, |
| inconsapevole, vergine, come i personaggi che incontra. È sempre una rivelazione a |
| sovvertire le certezza, a spalancare l’abisso, a confondere i limiti che separano realtà e |
| immaginazione, presente |
| e passato, i vivi condannati a una vita spettrale e gli spettri che prendono vita, perché |
| «la ragione che non dorme mai genera mostri». Con una scrittura carica di echi letterari e |
| pittorici, che rende omaggio |
| al simbolismo francese e alla tradizione picaresca spagnola, a Edgar Allan Poe e a Julio |
| Cortázar, il grande maestro messicano si fa architetto, inventore di città, di labirinti che |
| uniscono punti lontani nello spazio e nel tempo. E ci ricorda che l’avventura umana è una |
| catastrofe cui da sempre gli uomini rispondono con la ribellione, l’arte e l’amore. |
| Vegetti |