Il meraviglioso vestito color panna e altre commedie
Cosa fare quando il teatro contemporaneo del proprio paese si mostra povero d'idee e di
poesia? La risposta pare ovvia a Ray Bradbury, il Maestro della science-fiction dei nostri
tempi: scrivere nuove opere teatrali. E se non si trovano impresari e finanziatori ben
disposti, poco male: cosa c'è di meglio che lavorare con la propria compagnia, il proprio
teatro, il proprio regista e i propri soldi?
Da queste considerazioni sono nati gli atti unici presentati per la prima volta in questo
volume, riduzioni teatrali di tre precedenti racconti, dei quali due non potevano che
essere, naturalmente, di fantascienza. Perché Bradbury vive il teatro come magia, e la
fantascienza è "magia che, nelle mani degli alchimisti, si è trasformata in storia futura".
Ecco allora Il veld, che ha origine da una banalissima domanda: una nursery-sala dei
giochi nel futuro che aspetto potrebbe avere?
E Verso l'Abisso di Chicago, la storia di uno stravagante e audace vecchietto che assilla i
passanti con ricordi delle tante piccole cose che popolano, oggi, il nostro quotidiano,
ricordi che nel suo freddo mondo futuribile ne fanno un criminale perseguitato dalla legge.

Nient'affatto fantascientifico, Il meraviglioso vestito color panna narra l'incredibile e
divertente avventura di sei poveri disoccupati messicani che rincorronoo il miraggio di uno
"speciale" abito estivo bianco come la luna, un solo abito per tutti e sei, che permetta a
Bertoni