Universo incostante
Come sarebbe un universo in cui le leggi fisiche non fossero costanti? Ecco la premessa di
questo romanzo, fondato sull’ipotesi che la nostra galassia sia divisa in quattro zone.
Nelle due più interne, la velocità della luce è un limite invalicabile e lo sviluppo di civiltà
progredite risulta possibile soltanto in quella più esterna: la cosiddetta zona «lenta», che
comprende la Terra. Oltre quest’ultima si apre una dimensione assai vasta, dove la
velocità della luce non è più assoluta e la civiltà è avanzatissima. Infine c’è una zona
«trascendente», dai contorni indefiniti. E proprio all’interno di questa zona una civiltà
interstellare scopre un pianeta archivio, ricettacolo di conoscenze illimitate, ma anche
sede di una perversa entità che, dopo milioni di anni, viene riattivata e scatena il suo
potere distruttivo su migliaia di mondi. Soltanto un’astronave sfugge all’apocalisse e si
dirige verso l’unico pianeta in cui si potrà elaborare una difesa per evitare la distruzione
dell’universo...
Cottogni