Sabine
È il 1950 e l'esistenzialismo trionfa a Parigi. Ma Viola, diciassette anni, inglese, trascorre i
suoi languidi giorni in una specie di collegio nella monotona campagna francese.
Monotona, almeno fino all'arrivo di una nuova insegnante: Sabine, con le lunghe gambe
abbronzate, la cascata di capelli biondi, le Gauloises in mano e l'aria imbronciata sul viso.
A.P., della cui identità non si sa nulla, racconta un amore proibito nella Francia degli anni
Cinquanta, tra canzoni di Brassens, Gitanes, Gauloises e Due Cavalli.
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