| La luce di Orione |
| Dopo anni di assenza torna Nicolas Eymerich, l'inquisitore duro e crudele creato da Valerio |
| Evangelisti. Questa volta - corre l'anno 1366 - Eymerich deve lasciare il regno d'Aragona, |
| dove è stato esonerato dalla carica, e recarsi a Padova, alla riunione del capitolo |
| domenicano. Avrà un aspro scontro con Francesco Petrarca, ispiratore di un dipinto ambiguo |
| e malefico. È però solo l'esordio di una traversia che porterà Eymerich, sulle navi dei crociati |
| agli ordini di Amedeo di Savoia, fino a Costantinopoli, nel cuore di un impero bizantino in piena |
| decadenza. Un'imperatrice sensibile e impaurita subisce la minaccia di mostri giganteschi che |
| avanzano dal mare, e la chiave del pericolo pare essere un'assurda creatura alata, |
| imprigionata in un pozzo. Il cuore di feti titanici pulsa in intrichi di gallerie, mentre il cielo è |
| solcato da vene rossastre. Eymerich dovrà risolvere un doppio mistero. Quello dell'esistenza |
| dei giganti, asserita dalla Bibbia, e quello, ancor più inquietante, del telaio compatto di un |
| universo in cui ogni gesto ha risonanze nello spazio e nel tempo. |
| Vegetti |