| Magdeburg. La furia |
| Turingia, Nazione germanica, Anno Domini 1631, tredicesimo, terribile inverno di guerra, steso |
| su un mondo in agonia. Ma nessun annuncio di Apocalisse può fermare l’implacabile principe |
| cattolico Reinhardt von Dekken nel perseguimento del suo disegno di potere assoluto. Al suo |
| fianco, si schiera un nuovo, potente alleato: Albrecht von Wallenstein, demiurgo della guerra |
| eterna. Un’alleanza, la loro, fin troppo simile a un patto concepito all’inferno. Eppure, perfino |
| l’inferno sembra recedere di fronte Wulfgar, l’eretico in nero, letale guerriero-ombra. Così, |
| mentre Reinhardt esegue le mosse conclusive della sua sinistra strategia e Wulfgar si erge a |
| difesa di quella che potrebbe essere l’ultima valle della terra, i loro destini si incrociano, si |
| artigliano, si contorcono uno dentro l’altro, scivolando verso l’orlo dell’abisso… Con La Furia, |
| volume centrale dell’epica trilogia ambientata nella Guerra dei Trent’anni, l’affresco gotico |
| concepito da Altieri si fa ancora più ampio, più incombente, più nero, a rappresentare una |
| vicenda che trascende il tempo: un secolo dopo l’altro, un esercito dopo l’altro, un soldato |
| dopo l’altro, ogni guerra è la stessa guerra. |
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