| Il vichingo |
| Il mio nome è Thorgils Leiffson e provengo dalle terre del lontano Nord. Sono nato un giorno |
| d'estate dell'anno 999, in un'isola spazzata dal vento al largo della costa settentrionale della |
| Scozia. Mio padre è Leif il Fortunato, figlio del grande Erik il Rosso. Sono cresciuto nella |
| piccola colonia vichinga fondata in mezzo ai ghiacci della Groenlandia. È in questa terra |
| fredda e desolata che ho conosciuto il culto di Odino e di Thor e ho appreso il linguaggio |
| segreto delle rune. Come mia madre possiedo la seconda vista, la capacità di vedere il |
| futuro. È un grande dono, ma talvolta è una terribile dannazione. Come mio padre, ho |
| percorso i mari del Nord, spingendomi sempre più lontano, fino a raggiungere terre |
| sconosciute. Ho lottato contro il temibile popolo dalle lame affilate che mai nessuno era |
| riuscito a sconfiggere, mi sono imbattuto nei seguaci della nuova religione del Cristo Bianco, |
| ho incontrato l'amore e la prigionia, ho sfiorato tante volte la morte. Oggi, ormai vecchio, |
| celato sotto un saio da monaco in un antico eremo dell'Irlanda, avendo imparato che le |
| parole hanno più potere delle armi, sono pronto a raccontare la mia storia. |
| Bertoni |