La mente di Marte
Dopo John Carter di Marte e Le pedine di Marte presentiamo La mente di Marte, che raccoglie
il sesto e settimo episodio della serie di Marte di Edgar Rice Burroughs, forse il ciclo più
famoso di tutta la letteratura fantascientifica. Una delle caratteristiche principali del ciclo di
Marte è quella di non obbligare il lettore a leggere dall’inizio le storie che lo compongono.
Infatti, anche se abbiamo voluto indicare la successione cronologica dei racconti, essi
possono essere letti indipendentemente l’uno dall’altro, poiché ognuno di essi è compiuto.
In questo volume Burroughs ci presenta nuovi aspetti del suo Marte, il “Barsoom” delle
città-stato e dei mari morti, popolati di barbari giganteschi e feroci. La sua fervida
immaginazione ha libero sfogo nella creazione di epiche avventure tra razze bizzarre, mostri
orrendi, ragni giganti, e mitiche città perdute tra le giungle e i deserti del pianeta rosso.
E accanto ai familiari eroi della serie, John Carter e la sua bellissima sposa marziana Dejah
Thoris, incontriamo qui nuovi personaggi: Ulysses Paxton, il capitano della fanteria degli Stati
Uniti che, in punto di morte, viene misteriosamente trasportato sul Marte dei suoi sogni
(come era accaduto allo stesso John Carter mezzo secolo prima); Tan Hadron, intrepido
guerriero marziano; e la singolare figura di Ras Tavas, la “mente” di Marte, il più grande
mago-scienziato del pianeta rosso, i cui sinistri esperimenti concernono il trapianto dei
cervelli in una folle ricerca dell’immortalità.
Viviani