Nella tana dell'orco e altre storie
“Fiabe cattive”, da leggere guardandosi le spalle
Un’atmosfera surreale e a tratti fiabesca ma inquietante e cattiva come la realtà. In
un’epoca di biotecnologia, estinzione e inquinamento, un libro nuovo, “diverso”, che narra di
piante che parlano, di orchi e di fate, di fiori che fanno perdere la testa, di alberi di Natale
che insorgono. Nella tana dell’orco è composta da quattro racconti differenti tra loro ma con
un filo conduttore che li accomuna: decantano infatti la bellezza e la purezza della natura
(presente perfino nei suoi stessi errori) ma anche la sua crudeltà, sottolineando tra le righe
che questa – rispetto a quella dell’uomo – non è mai gratuita. Una ribellione all’apparente
supremazia dell’uomo che da essere superiore e dominante diviene inferiore, insignificante e
dominato, un riguadagnare terreno giocando sulla sua fragilità. “Fiabe cattive” in cui il tono
surreale e fantastico invita ad immergersi in un mondo dove tutto può accadere...
Bertoni