Ragazzi selvaggi
Con Ragazzi selvaggi, Burroughs ha scritto un terrificante, ma profetico romanzo di
"fantascienza" sulla distruzione della civiltà che conosciamo. Tutto scompare sotto il
flagello delle orde dei ragazzi selvaggi. Spietati e intelligenti, essi danno origine a una
nuova generazione ottenuta attraverso la fecondazione artificiale, una generazione che
non ha mai visto una donna. Il mondo sarà distrutto da bande di guerrieri omosessuali.
Grazie a salti nel tempo, a tecniche quasi cinematografiche, a metodi di taglio che
suscitano sentimenti di triste e sottile nostalgia, Burroughs narra la storia degli eserciti di
adolescenti guerriglieri, che, nel 1988 sconvolgono il mondo, distruggendo le forze armate
delle nazioni civilizzate. Straripando dalle città del Nord Africa, i ragazzi che hanno
cominciato te loro gesta nel 1969, riunendosi in bande specializzate nel cospargere le
persone di benzina per darvi poi fuoco, al solo scopo di "divertirsi" si organizzano in un
vero e proprio esercito, le cui fila si ingrossano sempre più. Dopo che l'uomo forte
Arachnid Ben Driss viene chiamato a sterminare le bande dei "ragazzi benzina", i
sopravvissuti vivono un'esistenza sotterranea e si evolvono fino a diventare ragazzi
selvaggi, specie di umanoidi, ogni gruppo specializzato in una propria forma di massacro.
Distruggono intere spedizioni militari e cominciano a uscire dalle loro roccaforti nel deserto
fino a raggiungere i suburbi cittadini. Ogni tipo di civiltà e di ideologia comincia a vacillare
via via che i ragazzi selvaggi si avviano a raggiungere la vittoria totale.
Cottogni