| Cromantica |
| Milano, ai nostri giorni. Sei quadri neri compaiono inopinatamente in un'importante mostra |
| d'arte. Chi li ha portati, e perché? Che cosa nascondono, una semplice beffa, oppure una |
| macchinazione inquietante? Attorno al mistero si agitano un art-detective, un organizzatore |
| di cultura, esperti e trafficanti d'arte, un critico celebre, una gallerista d'assalto, una giovane |
| studiosa di miti. Ripetute perizie accertano, sotto la superficie imbrattata, antiche pitture di |
| soggetto bizzarro, ma anche una loro sconcertante capacità di resistere al fuoco e agli |
| agenti naturali. Laddove ogni spiegazione scientifica fa difetto, sembra poter offrire lumi la |
| leggenda di quadri che, in epoche lontane, procurarono rovina a chi intese distruggerli. Così, |
| tra reminiscenze esistenziali e furori visionari, pulsioni autodistruttive e complicazioni d'amore, |
| l'indagine nel presente viene intrecciandosi allo scavo nel passato. Da memorie, diari ed |
| epistolari resuscitano nobili demoniaci, pittori di fama o sconosciuti, cortigiane e libertini, |
| utopisti e fanatici, entro scenari di ludi carnevaleschi e orgie termali, gabinetti alchemici e |
| guerre intestine, massacri e cataclismi naturali. Ma più si esplorano, a ritroso nel tempo, i |
| segreti della Cromantica, la sapienza magica che sarebbe all'origine dei dipinti, più il loro |
| arcano pervade il presente, infittendosi in una rete di perverse complicità e tenaci |
| antagonismi. Alla fine di un gioco pericoloso e allucinatorio, la posta non sarà solo la verità |
| sui quadri neri e su chi ne manovra oggi la secolare vicenda, ma i sentimenti più segreti e la |
| vista stessa dei protagonisti, fatalmente attratti da un enigma che li precede e vuole |
| compiersi con loro. Al suo secondo romanzo, Gianfranco Manfredi si conferma scrittore di |
| originali talenti, forse il più inventivo ed eccentrico nel nostro panorama letterario. Eclettico e |
| avido frequentatore di libri vecchi, curiosi e rari, se ne avvale per scheggiare il monolito della |
| Cultura mettendone a nudo le venature oblique e i lati notturni, e per proiettare dalla Storia |
| sull'oggi postmoderno conturbanti presenze e profezie. Amante dei maestri della letteratura |
| "nera" e "gotica", da essi attinge quel gusto della suspense col quale si compiace di |
| avvolgere in trame imprevedibili l'iperrealismo del mondo contemporaneo. Narratore ma anche |
| scapigliato interprete sulle scene dell'attualità spettacolare, Manfredi riunisce ed esalta in |
| Cromantica queste qualità e singolari esperienze, dando vita a un pastiche in cui si |
| contaminano a vicenda il presente e il passato prossimo e remoto, la vita e l'arte, la storia e |
| il mito, la scienza e l'alchimia, il quotidiano e il meraviglioso, l'intrigo e l'amore. Corroborato da |
| questi molteplici innesti, il libro procede con ritmo sicuro allo scioglimento dell'intreccio e il |
| lettore, colto per un'ultima volta di sorpresa, resta sotto l'impressione vivamente divertita e |
| stupefatta di una narrazione sui generis, una detective-story policroma dove ogni tassello - |
| dati e indizi, azioni e visioni, uomini e maschere, testimoni viventi e testi d'epoca, tutti |
| rigorosamente inventati e ciascuno col proprio registro linguistico - s'incastra |
| meravigliosamente nell'altro, a dare verosimiglianza alla fatale finzione romanzesca. |
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