| I pirati dell'Oceano Rosso |
| Non hanno più denaro, hanno perduto i loro amici e rischiato di morire, ma i Bastardi |
| Galantuomini non sono sconfitti, anzi sono più uniti che mai. Così Jean Tannen e Iocke |
| Lamora, fuggiti dall’amata Camorr, vanno là dove li porta l’irresistibile richiamo del denaro e |
| cioè nella città di Tal Verrar, al centro della quale sorge la più grande. la più ricca e la più |
| sorvegliata casa da gioco dello Stato. Leggenda vuole che ci abbiano provato in molti, a |
| entrare nel suo deposito sotterraneo, e che nessuno ne sia mai uscito vivo. Ma proprio |
| quando Locke e Jean si apprestano a sfatare la leggenda, l’Arconte Maxilan Stragos. che |
| aspira a rovesciare il potere costituito e a diventare dittatore supremo della città, senza |
| troppe cerimonie li recluta come spie: la loro missione sarà quella di fingersi pirati per |
| convincere i comandati- ti più famigerati a razziare i placidi mari di Tal Verrar. Davvero un |
| incarico ideale per quei due, che non distinguono la poppa dalla prua, e si trovano sbalzati in |
| mezzo ad abbordaggi e a duelli a fil di spada nonche costretti a trasformarsi in lupi di mare. |
| Una trasformazione che riuscirà particolarmente bene, dato che Locke, in breve tempo, |
| diventerà nientemeno che il comandante di una nave... |
| Cottogni |