Abuyon non cadrà
In un attimo, come se tutti stessero preparando quell’evento da tempo, i consiglieri e la
Regina Valfure alzarono le zampe al cielo e pronunciarono antiche parole che Milù non
comprendeva. La gatta vide comparire dal nulla un’immensa nube argentea che la circondò.
Prima che la sua vista venisse completamente offuscata vide Gu che le faceva l’occhiolino.
Poi un arcano e misterioso canto invase la sala. Inizialmente la gatta non riuscì a
comprenderne la fonte.
I consiglieri avevano intonato una musica formata da fusa. In quell’istante Milù ebbe l’istinto
di chiudere gli occhi. Ricordò eventi che aveva da tempo dimenticato, sentì il dolce fruscio
del vento sulle foglie e la fresca aria primaverile che le rinfrescava il musetto. Le tornarono
alla mente i primissimi istanti della sua vita, rivide per qualche secondo interminabile i suoi
fratelli e le sue sorelle.
D’un tratto nella sua testa tutto si oscurò e ricordò di essere ancora nel bel mezzo della
cerimonia di iniziazione.”
Cottogni