The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo
Nessun personaggio, reale o di fantasia, ha conosciuto più trasposizioni sullo schermo -
cinematografico o televisivo -del Conte Dracula. La creatura di Bram Stoker precede di gran
lunga, in tale primato, Sherlock Holmes (insediato saldamente al secondo posto). Quali i
motivi di un successo così clamoroso e longevo? Come si è evoluta la figura del Principe delle
Tenebre dagli albori del cinema all'era degli effetti speciali? Qual è il fil rouge che lega cineasti
e interpreti tanto diversi tra loro, sconfinando nel musical, nel porno, nella pubblicità? The
Dark Screen non è, attenzione, uno dei soliti libri di cinema, ricchi di foto e illustrazioni cucite
insieme con un commento più o meno originale e corredate da un elenco di "schede" che
oggi ogni fan può autonomamente (e gratuitamente) scaricarsi da Internet. Qui, il mito è
analizzato nelle sue radici più remote e passato in rassegna in maniera completa e rigorosa,
con competenza profonda e amore sviscerato, componendo un quadro di insieme
probabilmente unico nell'ambito della saggistica su Dracula. Un’opera che affascina come un
romanzo e che, nel contempo, fornisce allo studioso e al semplice appassionato una “summa”
destinata a uscire dai confini nazionali e a proporsi come vera e propria pietra miliare nella
lunga e variegata produzione letteraria dedicata al Signore dei Vampiri
Cottogni/Virelli