I conquistatori delle stelle
per sopravvivere, data che il pendolo si è spostato considerevolmente nella direzione
opposta. E così la fantascienza ha una funzione molto reale per i teen-ager. Essa
presenta diverse idee, su come sarà il mondo nel quale il giovane vivrà da adulto. Scrivo
nel 1953, Mio figlio si diplomerà nel 1955, il periodo della sua maggiore efficienza
produttiva sarà tra i quaranta e sessant’anni diciamo, dal 1970 al 1990. Con i progressi
che mano a mano vengono fatti nel campo della medicina e del benessere del cittadino
probabilmente lui sarà in pieno vigore anche nel 2000. Chi vuole scommettere che, allora,
l’ambiente e le condizioni generali del mondo saranno le stesse di oggi? Che potranno
essere applicati gli stessi standard sociali, culturali e materiali? Ho l’impressione che i libri
di storia siano un sistema assai misero per pianificare una vita, oggi.., e che la
fantascienza si avvicini molto di più a questa funzione. C’è un’altra cosa estremamente
notevole tra le trovate della fantascienza; è molto difficile scoprire il cattivo. La storia
sarebbe cambiata, e di molto, se le ballate e le storie dei vecchi tempi fossero state un
po’ meno sicure sull’identità dei cattivi. Leggete la letteratura per ragazzi corrente di
quarant’anni fa; storie di Crociati che avevano sempre ragione, e di Saraceni che avevano
sempre torto. (Gli stessi Saraceni che insegnarono ai cristiani a rispettare la filosofia dei
greci, e insegnarono i concetti fondamentali del pensiero diretto e logico!) La vita è molto
più semplice in un cottage in collina che sulla Luna priva d’atmosfera, è più facile da
comprendere quando i Cattivi sono tutti puri cattivi dall’animo nero, e gli Eroi sono tutti
purissimi eroi dell’anima candida. Guardate com’è semplice la storia, paragonata alla
fantascienza! E’ semplice.., ma è buona? Queste prime storie di fantascienza esploravano
l’universo; erano sondaggi, speculazioni su dove avremmo potuto andare. Su quello che
avremmo potuto fare. Avevano un’ampiezza, un respiro e un’esuberanza che resistono
ancora. Erano anche divertenti…
Tellini
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