| Cap. Trentacinquesimo-Quarantottesimo |
| Doveva essere un tranquillo viaggio di prova, ma Aarn Munro e i suoi compagni scoprono |
| improvvisamente di trovarsi in un’altra dimensione. |
| Perduti in un universo sconosciuto dove anche il concetto di distanza perde significato, |
| minacciati dal gelo degli spazi cosmici o dalle armi superscientifiche di una guerra |
| millenaria, la strada del ritorno è sbarrata dalle più gravi insidie nascoste nella trama del |
| tempo e dello spazio. |
| In questo insuperato capolavoro della fantascienza interplanetaria, l’astrofisica e |
| l’archeologia, la leggenda e la scienza gettano un ponte che collega passato e futuro |
| attraverso la poesia dell’infinito. |
| Concetti grandiosi, stupende profezie si stagliano su una scala cosmica. Un meraviglioso |
| romanzo di avventura come solo può scrivere J.W. Campbell, il maestro di Asimov, di |
| Heinlein, di Van Vogt. |
| Viviani |