Il gioco di Ender
Gli alieni, minacciosi esseri dall’aspetto insettoide, hanno attaccato due volte la Terra e
hanno quasi distrutto la specie umana. Per assicurarsi la vittoria nel successivo scontro di
questa guerra il governo del mondo ha deciso di creare una razza di genii militari, di
allevare bambini al di fuori del mondo normale e istruirli nelle arti marziali tramite una serie
di “giochi di guerra” e di combattimenti simulati basati sull’uso del computer.
Ender Wiggin, l’eroe di questo magnifico romanzo, è un genio tra i genii: nato con le doti
di un superbo comandante e condottiero di uomini, viene forzato a una precoce maturità
attraverso un addestramento continuo e pressante. Toccherà a lui, unico a vincere tutti i
“giochi”, assumere il comando, al momento opportuno, delle forze terrestri effettive: sarà
lui a guidare le astronavi umane e i computer che dirigono la gittata dei missili contro il
nemico.
Con questo Il gioco di Ender, Orson Scott Card, uno dei migliori autori della fantascienza
moderna, è riuscito a rinnovare uno dei temi più classici di questo genere letterario, quello
dell’addestramento dei cadetti spaziali, e si è imposto, vincendo tutti i maggiori premi del
1986, a fianco dei Dickson e degli Heinlein e di tutti i grandi maestri di questo filone
narrativo.
Viviani