L'ultimo terrestre
Il romanzo ha come scenario l'evolversi fatale della mutazione climatica i cui effetti sono
sotto gli occhi di tutti e assunta ormai ad argomento costante dei mezzi di informazione.
Valga per tutti questa dichiarazione dell'eminente scienziato Carlo Rubbia: «Inutile
nasconderlo, la situazione creata dall'aumento della temperatura dovuta all'effetto serra è
drammatica. Il pianeta sta schiattando. Ci vorrà qualche decina d'anni, non di più. L'aumento
della popolazione e dei consumi energetici rendono urgente la ricerca di nuove forme pulite e
inesauribili di energia, ma oggi non c'è una via di uscita convincente». Una spedizione, alla
ricerca di altra vita nello spazio, sbarca su un pianeta che si suppone abitato. Nonostante
l'ideale posizione rispetto al sole, la dimensione e tutti i parametri che classificherebbero il
pianeta come adatto alla vita, l'equipaggio si trova di fronte a uno scenario angosciante.
Sono ancora visibili i segni di una civiltà relativamente avanzata, ma ogni forma di vita è
stata annientata. Agli esploratori non resta che tentare di spiegare i motivi della tragedia che
l'autore narra con drammatico realismo. Difatti Il libro, pur mantenendo la struttura del
romanzo, si basa su rigorose ricerche e studi scientifici sulla variazione del clima e le sue
conseguenze.
Bertoni