Il suono della prima neve
In un lontano futuro, esattamente nell’anno 2087, siamo nell’epoca dei cyborg che dominano
il pianeta. La situazione è terribile. Il protagonista, un tingan che viene dal pianeta Fyn, si
trova prigioniero, insieme ad altri esseri umani, in una fossa fangosa e fetida. Gli esseri umani
sono letteralmente schiavi dei cyborg e devono sopportare torture indicibili, il dolore regna
sovrano e le urla di disperazione riecheggiano ovunque. Le ultime truppe dell’esercito degli
umani sono nascoste sul pianeta Fyn dopo aver subito un massacro e non sono che poche
decine di sopravvissuti. Il protagonista, dopo tre mesi di prigionia ed aver visto di cosa è
capace lo spietato cyborg di ultima generazione, chiamato Testa Dorata, cerca
disperatamente di fuggire. Grazie ad una pillola, che è riuscito miracolosamente a
nascondere, capace di simulare una morte apparente ed improvvisa, viene creduto morto e
gettato dai cyborg nella discarica del Monte Umano. Durante la fuga incontra una donna,
Maria, la scienziata che ha creato il chip che comanda Testa Dorata e, insieme a lei,
decidono di dirigersi sul pianeta Fyn, l’ultimo avamposto degli esseri umani, nell’estremo
tentativo di tentare una rivolta contro i cyborg. Convincere le ultime truppe rimaste a
tornare sulla Terra per sferrare un attacco ai cyborg, dopo anni di sterminio, non è cosa
facile anche perchè non sembra esserci alcuna speranza di riuscire a contrastare la potenza
dei cyborg.
Bertoni