| Cirque | 
| Questo romanzo è una storia del lontano futuro: la Terra è ormai un pianeta periferico, | 
| estraniato dal flusso febbrile della vita galattica, ma è rispettata (e, occasionalmente, | 
| visitata) come il luogo che ha dato le origini all'uomo. In questo scenario sorge Cirque, la | 
| metropoli per eccellenza, una città santa - ma consacrata a tutte le religioni - che vive di | 
| fede, d'irrealtà e di pigrizia. E del fascino di mistero che sale dall'Abisso, l'immensa | 
| voragine che si spalanca, per chilometri e chilometri, a pochi passi dal centro. | 
|  | 
| Tutte le religioni di Cirque hanno una loro teoria sull'Abisso, su ciò che lo ha provocato e | 
| ciò che lo abita: ma l'opinione più diffusa è che sia un ricettacolo dei peccati della | 
| metropoli corrotta. Tranquillizzati da questa favola, i nevrotici cirquesi continuano il loro | 
| mènage, fino al giorno in cui un alieno venuto da Aldebaran, proclama che qualcosa sta | 
| per sorgere davvero dal baratro: e una coppia, sorvolando il familiare precipizio, vede un | 
| oggetto bianco, mostruoso, enorme, che sale dalle profondità... | 
| Fabriani |