I cristalli maledetti
Paul Cameron, un giovane professore, sente delle « voci » che gli parlano nel cervello. A
volte le voci discutono fra loro di cose incomprensibili. Altre volte, e in questo caso si
tratta di un'unica voce, le parole, anzi, gli ordini, sono diretti a lui e lo incitano a morire.
Queste cose non succedono normalmente, perciò Cameron incomincia a pensare di essere
pazzo o sulla strada di diventarlo. Poi ascoltando uno dei misteriosi colloqui telepatici fra
quelle voci che non hanno sesso, scopre che gli sconosciuti stanno progettando una
mostruosa invasione della Terra. E' difficile credere a una simile pazzia, ma per Cameron è
sempre meglio dell'idea di essere lui il pazzo. Potrebbe raccontare a qualcuno ciò che ha
scoperto, ma non gli crederebbero. E intanto la sua vita è in pericolo perché i duri
invasori, testa di ponte della progettata conquista, si sono accorti che lui li può « sentire
» e hanno deciso di sopprimerlo. C'è un unico mezzo per difendersi: scoprire a chi
appartengono le due voci. E' un'impresa titanica per un uomo solo e spaventato, ma un
colpo di fortuna gli permette di escludere quasi la totalità degli abitanti del piccolo centro
universitario, restringendo la cerchia dei sospetti a cinque persone, quattro studenti e...
Se solo riuscisse a sapere chi stava seduto nello scomparto del bar accanto a quello in
cui stavano i quattro studenti, Cameron si sentirebbe più sicuro. Ma l'unica persona in
grado di dirglielo viene uccisa. Da un innamorato geloso, dice la polizia. Da un uomo, o una
donna che non è della Terra, pensa Cameron, e sentendosi perduto si butta allo
sbaraglio, attingendo dal suo stesso terrore il coraggio di affrontare le voci extraterrestri
per dare loro un volto. E ci riuscirà, perché in fondo non è solo come crede.
Tellini