I missionari
Ormai conosciamo abbastanza bene questo autore inglese apparso da non molto sulla
scena della fantascienza mondiale, e sappiamo che raramente le sue opere possono
deludere: Compton non e uno scrittore incline ai compromessi più facili e trascura di
proposito le tipologie più leggere e abusate della fantascienza. Questo romanzo del 1972
si inquadra nel filone abbastanza ristretto e difficile che la SF ha dedicato al problema
della religione. Quando in un piccolo centro rurale del Devon sbarcano quattro alieni che si
dichiarano missionari galattici intenzionati a diffondere una nuova, magica parola
Ustiliath possiamo essere certi che qualcuno pronuncerà sottovoce la parola invasione.
Ma se poi il nuovo culto dell'Ustiliath si rivelerà qualcosa di ben diverso da una semplice.
religione, quasi una nuova filosofia ed un nuovo modo per gli uomini di raggiungere la vera
completezza, allora potremo aspettarci guai di diverso genere. Aggiungiamo intanto a
questa idea un gruppo di ragazzi armati di moto, un generale di brigata in pensione, una
moglie difficile ed il loro figlio diciannovenne che odia tutto e tutti. Ed ora stiamo a
vedere; ci sarà forse posto anche per quel sussurro, quello che mormorava invasione.
Tellini