| I nomadi dell'infinito |
| Come per molti appassionati il solo vero jazz è il dixieland, così per non pochi fans la sola |
| vera fs resta quella delle immense aperture sul cosmo, delle libere scorribande tra mondi |
| sconosciuti, del felice e avventuroso nomadismo interstellare. È forse, e soprattutto, il |
| senso, e il fascino, dei grandi spazi che attira il lettore, per contrasto con le innumerevoli |
| ristrettezze cui ci costringe la civiltà d'oggi: lo stesso bisogno istintivo che ancora spinge |
| un pubblico vastissimo verso i libri di marineria e i western. Ma gli scrittori che abbiano |
| saputo portare questo particolare genere di fs dalla rozza ingenuità dei primordi a un |
| livello di eccellente artigianato, si contano sulle dita di una mano: fra di loro fa spicco Poul |
| Anderson che con queste celebri peripezie dei suoi mercanti-esploratori ha composto una |
| piccola perfetta odissea sullo sfondo dell'infinito. |
| Tellini |