Il salmone del dubbio
"State per entrare nel mondo saggio, provocatorio, benevolo, divertentissimo e ipnotico di
Douglas Adams. Spesso è molto meglio lasciare ben chiuso, anzi lucchettato, il cassetto
della scrivania degli autori recentemente deceduti: nel caso di Douglas Adams è valsa
trionfalmente la pena di aprire i file più nascosti del suo disco fisso. Il suo talento naturale
nel mettere in fila una parola dopo l'altra (col risultato di deliziare, affascinare, informare
o divertire la mente di chi lo legge) si rivela infallibile. Un mondo de-douglassizzato è assai
meno piacevole di uno pienamente douglassizzato, ma i salti bizzosi de "Il salmone del
dubbio" contribuiscono di certo a vincere la malinconia per la sua improvvisa dipartita."
(Stephen Fry). L'11 maggio 2001 il mondo ha pianto la prematura scomparsa di Douglas
Adams, stroncato da un infarto a soli 49 anni. Fortunatamente Douglas ci ha lasciato
qualcosa. Il fascinoso materiale che compone questo libro è stato recuperato dai suoi
quattro computer e comprende tra l'altro: una lettera al direttore di una rivista per ragazzi
(scritta a 12 anni); un elaborato e sognante ricordo della sua lunga storia d'amore per i
Beatles, un pezzo del 1991 intitolato "Il mio naso" e un articolo in cui Adams chiarisce
approfonditamente la sua spiccata preferenza per il whiskey, un reportage su un suo
surreale pellegrinaggio in giro per l'Africa travestito da rinoceronte, divagazioni su
computer e nuove tecnologie, racconti umoristici e i dieci capitoli del romanzo che stava
completando, dal titolo appunto "Il salmone del dubbio". Questo libro per i suoi fans vecchi
e nuovi è l'ultimo, inatteso vagabondaggio in giro per una galassia più che mai piena di
follie, meraviglie e risate.
Tellini