Tempo fuori luogo
L'ambiente di una piccola città di provincia statunitense - una delle tante Peyton Place che
affollavano la letteratura popolare di quegli anni - è descritto nella sua esasperante routine
fino a quando alcuni particolari non cominciano ad apparire al protagonista "fuori luogo" come
se si aprisse una serie di falle nel tessuto della realtà. Da qui un senso di crescente
alienazione, crisi di identità e insicurezza esistenziale fino ai limiti del crollo psicotico, finché
un crescendo di rivelazione porta alla scoperta finale. La normalità come schermo di
qualcos'altro, la paranoia come amara consapevolezza e giusta risposta a una realtà che è
un complotto infido: due aspetti intensamente vissuti della personalità di Dick, prima ancora
che della sua opera letteraria, si fanno strada attraverso l'intreccio fantascientifico.
(Angelo Barbato)
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