Tattica dell'errore
Sfruttare gli errori dell’avversario. Magari provocarli. È questa una delle più antiche regole
della tattica di guerra. Ma l’errore di cui si serve, come strumento tattico, il giovane
tenente colonnello Cletus Grahame, con la sua faccia di bravo figliolo e con la sua gamba
lesa da una ferita di guerra, è d’altra natura. È un errore di cui egli crea le premesse “a
monte”, cioè nel cervello stesso del suo nemico. La sua avventura è come una partita a
scacchi, combattuta su lontani pianeti e attraverso lo spazio. Essa coinvolge personaggi
straordinari, come il giovane e tipico ufficiale di Marina, come l’austero maggiore dei
Mercenari, come gli Esotici di Kultis con i loro poteri metapsichici…
Viviani