Negromante
La parola d’ordine era “Distruggere”. Di fronte alla “presa di potere” della macchina, che
con le migliori intenzioni e la più cieca buona volontà sta per soffocare il genere umano, la
Cantoria getta il suo grido di annientamento, in nome delle Leggi Alterne.
Che cosa porterà Paul, attraverso un fitto e ambiguo intrico di adesioni e dissociazioni, a
impedire l’attuazione del piano, quando esso, in pratica, è già riuscito?
Forse si tratta di quell’istinto di conservazione “assoluto” di cui è misteriosamente
provvisto: lo stesso istinto che apparentemente attira su di lui le forze della distruzione e
che lo fa sopravvivere sempre in nuove forme.
Giunto a essere “maestro” nella Cantoria, egli stesso darà scacco alle involuzioni magiche
e antistoriche e aprirà il cammino della libertà nuova e dell’espansione plurima.
Viviani