Esilio dal Budayeen
Tra gli scenari immaginati dalla fantascienza, il Budayeen è senz’altro tra i più singolari e
riusciti: un fantastico quartiere-ghetto islamico di una metropoli del futuro. Il Budayeen
non è solo un incredibile coacervo di culture e una sintesi di tutti i quartieri del crimine e
del piacere, ma anche il luogo di nuove, sconvolgenti applicazioni chirurgiche e
bio-cibernetiche. L’eroe del Budayeen è Marîd Audran, che si è lasciato alle spalle le
strade del ghetto per stare al fianco di Friedlander Bey, uno degli uomini più potenti del
mondo arabo. Ma più grande è il potere, maggiori sono i pericoli... infatti, per lui il peggio
deve ancora venire. Qualcuno ha dichiarato guerra aperta a Marîd e Bey, non solo
incolpandoli di un crimine che non hanno commesso ma riuscendo a farli bandire per
sempre dal Budayeen. E il luogo dell’esilio non è tra i più rassicuranti, anzi è il terribile Rub
al-Khali, la parte più desolata del deserto arabico, dove la morte è sicura. E nell’incredibile
odissea fra nomadi, beduini e la spietata legge delle Sabbie, un solo pensiero tiene in vita
Marîd: tornare nel Budayeen per scoprire la verità e punire i traditori, perché dopo un
lungo esilio “dolce è la vendetta!”
Dopo il grande successo di Senza tregua e Programma Fenice, con questo terzo romanzo
Effinger ha conferito al ciclo del Budayeen la statura di un classico.
Viviani