La storia infinita
"... Aveva l'impressione che la Storia si fosse già ripetuta migliaia e migliaia di volte, no,
come se non ci fosse più un prima e un dopo, ma come se tutto fosse lì per sempre e
contemporaneamente. Adesso capiva perché la mano del Vecchio aveva tremato. Il
cerchio dell'eterno ritorno era la Fine Infinita". Molte volte questa storia sembrerà essere
giunta alla fine, ma nello stesso momento, come dentro uno sterminato labirinto, come
davanti a "uno specchio che riflette uno specchio", tutto ricomincerà o rischierà di
ricominciare: è questo soltanto uno dei significati dell''Infinita' che compare nel titolo. Ma
gli interpreti di questa Storia vivono 'nei nomi', e per fare in modo che essa possa
perpetuarsi occorre invece qualcuno che viva 'nel tempo', un 'figlio dell'uomo'. Bastiano è
un giovane goffo, grassoccio, non è quel che si dice comunemente 'un ragazzo sveglio',
ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternatamente dal ruolo di
lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà
cambiare la Storia stessa.
Gli farà capire che il 'FA' CIO' CHE VUOI' che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono, non
significa 'fà ciò che ti pare' ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se
stessi. Che è la strada più ardua del mondo.
Vegetti