Black Flag
Con Pantera ci immergiamo nella Guerra civile americana, seguendo una banda di irregolari
sudisti, e scoprendo uomini che forse non sono più uomini, o non lo sono mai stati. All'ombra
della nera bandiera ogni atrocità è permessa, e la cavalcata diventa infernale, con una
naturalezza che fa di "Black Flag", oltre che una storia di visionario orrore, il primo
equivalente letterario dei western di Sergio Leone. Se "Metallo urlante" (pubblicato da Einaudi
nel 1998) traeva ispirazione dalla musica 'heavy metal', con le sue cadenze gotiche, questo
nuovo romanzo si ispira invece al più inquietante malessere cantato dai gruppi punk, e allo
slogan 'No future' che caratterizzò quel movimento negli anni Settanta e Ottanta.
Paradossalmente, l'unico barlume di speranza è incarnato dal più cinico e disincantato dei
personaggi: il pistolero (e 'palero', stregone) Pantera che, pur trovandosi a proprio agio in un
mondo di lupi, ed essendo lupo egli stesso, coltiva un oscuro senso di giustizia e riesce a
catalizzare, come un involontario messia, le energie di chi non si è arreso all'assenza di
sensibilità.
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