Gli dei del Fiume
Più di venti anni fa Philip José Farmer iniziò la meravigliosa saga del Mondo del Fiume, un
pianeta percorso da un fiume infinito e sulle cui rive è radunata tutta l’umanità di tutti i
tempi: trentacinque miliardi di uomini e donne che si sono svegliati una mattina per
ricominciare una nuova vita dopo la morte. Resuscitati dall’incredibile potere tecnologico di
una razza aliena, per motivi che neanche lontanamente riescono a immaginare,
personaggi di tutte le epoche come Mark Twain (alias Samuel Clemens), Hermann Göring,
Cyrano de Bergerac, Giovanni Senza Terra, Tom Mix, Richard Francis Burton, vagano sulle
sponde di questo incredibile fiume alla ricerca dei padroni di questo mondo e delle risposte
ai suoi misteri. Dopo la pubblicazione del quarto libro di questo ciclo ormai consacrato
come uno dei massimi classici della fantascienza moderna (Il labirinto magico), alcune
delle loro domande hanno ricevuto una risposta, dopo la scoperta della gigantesca torre
che si leva nei pressi della calotta polare artica. Qui si trova il grande computer che
controlla il processo della resurrezione, e la padronanza di questo meccanismo potrebbe
farli diventare “dèi” del Fiume. Ma altri problemi e altre domande sorgono: perché
scoprono di non essere soli nella torre. Strani passi si sentono nei corridoi, misteriosi
incidenti avvengono, e alcuni di loro riescono solo fortunosamente a sfuggire alla morte:
tutto sembra condurre a una inevitabile conclusione: o c’è un assassino rimasto nella
torre oppure uno del loro gruppo vuole diventare il dio incontrastato del Mondo del Fiume.
Viviani