Gremlins
In una tranquilla cittadina della provincia statunitense, di quelle amorevolmente descritte
da Frank Capra o da Walt Disney, un padre, inventore confusionario, regala a uno sveglio
ragazzino un piccolo mogwai, delizioso (e vero) animaletto cinese, coperto di morbidissima
pelliccia. Ma con alcune avvertenze: il mogwai non deve essere esposto a una luce
troppo forte, non deve venire bagnato, non deve mai mangiare dopo la mezzanotte.
Naturalmente, per accidente o per curiosità, le tre cose avvengono, e il mogwai di nome
Gizmo si moltiplica, dando vita a piccoli tremendissimi mostri, intelligenti quanto violenti,
che si riproducono come conigli emettono a soqquadro la pacifica cittadina.
Sono, appunto, i Gremlins, il cui comportamento è una paurosa caricatura del
comportamento di esseri umani assolutamente nostri contemporanei, un concentrato dei
modi di vita di una società arida e consumista, dominata dalla TV e dalla pubblicità, dai
mezzi di comunicazione di massa. Ma, di fronte al pericolo, la cittadina saprà reagire,
mettendo in atto tutte le sue difese.
Gremlins è una favola contemporanea che scivola nell'apologo per darci un ritratto a suo
modo veritiero della società americana, ma è soprattutto un libro (e un film)
divertentissimo, di modernissimo humor nero, che ha catturato grandi e piccoli
conquistando così un successo clamoroso.
I Gremlins sono l'invenzione di uno studente nevrotico e pauroso, Chris Columbus, che a
ventun anni, per vincere le sue paure, ha immaginato una vicenda sulla quale Steven
Spielberg (il regista di E. T, Incontri ravvicinati del terzo
tipo, I predatori dell'arca perduta, Indiana Jones e il tempio maledetto) e Joe Dante (il
regista di Piranha) hanno costruito un film che ha doppiato e superato il successo di ogni
altro film recehte.
Cottogni