Millemondinverno 1976: Tre romanzi completi di Edmond Hamilton
La Luna è una morta palla di polvere e su Marte non ci sono Marziani, nemmeno sotto
forma di primitivi microrganismi. Una realtà prosaica, avara, sembra dar ragione a quanti
hanno sempre sorriso delle lussureggianti ricchezze spaziali immaginate dalla fantascienza.
È la solita miopia, il solito calcolo a breve termine. Perché le relative delusioni che ci ha
dato e ci darà il Sistema Solare non tolgono niente (anzi!) alle vaste visioni galattiche di
uno scrittore come Edmond Hamilton, che scorrazza per l’universo con pirati e mercenari,
flotte d’incrociatori più veloci della luce e pelosi o verdastri umanoidi. Nella fantascienza
d’azione e d’avventura pochi l’hanno eguagliato. Le sue battaglie in mezzo a vortici e
nebulose, le sue enigmatiche città extraterrestri, le sue inaudite astronavi venute dal
fondo dei cieli, le sue armi prodigiose e i suoi ribaltamenti temporali, devono poco alla
scienza e moltissimo alla fantasia. Ma non è detto che fra qualche secolo (cioè fra
qualche attimo, nella storia della Terra) ciò che oggi sembra puro divertimento
romanzesco non dimostri di essere andato vicino al vero, e quasi certamente per difetto.
Tellini