| L'odissea del superuomo | 
| Il miglior commento che si possa fare di questo libro di Harness, un autore pressoché | 
| sconosciuto fino ad oggi in Italia, è dire che si tratta di una delle opere più intelligenti | 
| degli ultimi anni. Tre racconti distinti, ma uniti da un tenace filo conduttore, l’evoluzione | 
| degli esseri viventi, ciascuno condotto con assoluta originalità, mordente e — | 
| specialmente il primo — con delicata fantasia poetica. Non so chi sia Harness, non sono | 
| riuscito ad appurarlo in tempo, e dalla sua opera non si riesce a capirlo. Uomo di notevole | 
| cultura, è dotato di una immaginazione - vivida che lo ha posto di fronte a problemi che | 
| ha cercato di risolvere in chiave fantastica, forse non tanto per i lettori quanto per sé. | 
| Ogni passo rigorosamente logico di questo libro dev’essere stato meditato più volte finché | 
| ne è scaturita non “una spiegazione” dei fatti, ma “la spiegazione”, l’unica che poteva | 
| essere data partendo da certe premesse. Opera filosofica? Non so. Ma sarebbe certo | 
| piaciuta a Kant. La cosa divertente è che sarebbe anche piaciuta ad Einstein, e a tutti | 
| coloro per i quali il pensare è una componente essenziale della vita. Naturalmente i | 
| musicisti ne saranno entusiasti. Per non parlare dei giocatori di scacchi che sogneranno il | 
| giorno in cui si troveranno di fronte a Zeno, il campione. Sì, ci sono idee per tutti. C’è | 
| materia di discussione a non finire. E questo non è un pregio da poco in una letteratura | 
| moderna che troppo spesso indulge solo al “colore”, ma rifugge dalla discussione, a meno | 
| di trasformarsi in un noiosissimo saggio. Harness è partito dalla domanda classica di ogni | 
| scrittore di science-fiction, quella domanda che è all’origine di tutti i migliori romanzi che | 
| hanno saputo dare qualcosa di nuovo: Cosa accadrebbe se... Una domanda però che è | 
| antica quanto l’uomo e che ha costituito da sempre la molla dell’umanità. | 
| Tellini |