Largo! Largo!
C’è un tipo di fantascienza che cerca di anticipare un futuro positivo e ottimistico, e c’è
una fantascienza che si propone di far meditare il lettore sui pericoli cui la razza umana
può andare incontro. In questo secondo tipo di romanzi, il ritratto del futuro diventa il
veicolo di un allarme sociale e, se alcune volte l’allarme riguarda un pericolo piuttosto
remoto, altre volte l’allarme è giustificatissimo perché già ne esistono le condizioni nella
società in cui viviamo.
Scritto nel 1966, quando la parola “ecologia” era nota solo agli studiosi di scienze naturali,
Largo! Largo! ha anticipato nettamente l’allarme che oggi sentiamo sempre più vivamente
per una situazione in cui si uniscono incremento demografico, disoccupazione
tecnologica, esaurimento delle risorse naturali, inquinamento dell’ambiente. Da questo
romanzo di Harrison emerge nel modo più chiaro il ritratto della situazione generale e delle
sue ripercussioni sul singolo individuo, sulla vita di tutti i giorni, in tutta la sua
Viviani