Conan il conquistatore
Tra i mondi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori, l'Era hyboriana di Robert E. Howard
è uno dei più coerenti: un mondo provvisto di una sua geografia, di una sua storia e di una
sua preistoria, che è nato da un'epoca di forze oscure e minacciose e che crollando ha dato
origine alla nostra attuale civiltà. Dodicimila anni or sono - dice Howard - tra la distruzione di
Atlantide e i primi documenti storici, quando il Mediterraneo era ancora una distesa di
terraferma, il nostro pianeta conobbe l'Era Hyboriana: un'epoca di regni dai nomi fantastici e
tuttavia familiari, di splendore e di leggende, in cui le tracce di un passato ancora più lontano
disputavano il passo all'uomo e alla sua civiltà.In quest'epoca esotica e turbolenta, il grande
eroe fu Conan, che, disceso in gioventù dalla gelida Cimmeria, giunse a conquistare nella
maturità la corona di una delle nazioni più potenti. Le storie scritte da R.E. Howard seguono a
passo a passo la vita di Conan, da mercenario ad avventuriero, a stratega e a
conquistatore: una carriera che lo porta a contatto con le principali nazioni civili della sua
epoca e con i loro affascinanti usi e costumi.Tra i molti tipi di narrativa, quello che offre il più
puro divertimento è la fantascienza eroica. Racconti di avventura, ambientati nei mondi
immaginari del remoto passato, del lontano futuro o in altri pianeti e dimensioni, in cui opera
la magia, in cui gli uomini sono sempre forti e coraggiosi, le donne bellissime, i problemi sono
semplici e la vita è un susseguirsi di colpi di scena.Tra queste opere, lettori e critici sono
d'accordo nell'affermare che il massimo esempio di fantascienza eroica sono i romanzi di
Conan, scritti da R.E Howard e ambientati nell'epoca compresa tra l'inabissamento di
Atlantide e i primi documenti storici: un'epoca di esotiche città dalle guglie splendenti, dove
sinistri incantatori scagliano malefici da nascondigli tenebrosi, dove demoni minacciosi si
aggirano tra antiche rovine, mostri primevi infestano giungle soffocanti, e dove il destino
degli imperi si sostiene sulla spada degli eroi. Conan è il superuomo anzi, il super barbaro in
cui Robert Erwin Howard riuscì a infondere i suoi sogni sfrenati di pericolo e di forza, di
avventura continua e di audacia, di impulsi ardenti seguiti all'istante, ma anche di un codice
d'onore senza macchia e senza concessioni. Conan è un vero eroe della mitologia nordica:
oggi combatte e soffre, domani è pronto a tuffarsi ancora in nuove imprese. E l'Era hyboriana
in cui Conan si fa strada è uno dei mondi fantastici meglio delineati: Un mondo plausibile
geograticamente ed economicamente, provvisto di una storia e di una preistoria che
comprendono molte culture e molte razze, popolato di mendicanti e di re, di contadini e di
poeti, di regine e di schiave, e, naturalmente, di guerrieri e di incantatori.
Viviani