Metrofaga
<i>Squarciò uno dei pacchetti, versando gin sul pavimento, e si fece scoppiare una
capsula porpora sotto il naso. La cobrotossina fece effetto come un vulcano a fuoco
lento, che bolliva lungo la superficie del suo cervello (…) Il suo corpo era vetro fuso e
melassa. Niente carne, niente ossa, solo un’effervescente massa di plasma, occhi fritti e
genitali sciolti. Trenta secondi dopo, sniffò l’atropina modificata (il suo reticolo molecolare
era cresciuto nell’immagine speculare della cobrotossina) e l’interno del cranio gli si gelò.
La stanza esplose in negativo mentre la bianca luce glaciale balenava dietro ai suoi globi
oculari e gli scorreva giù lungo la spina dorsale. I suoi nervi (riusciva a sentire ogni fibra
nervosa vibrare all’unisono come un coro cellulare) erano cristallo intagliato e oro.</i>”A
las maravillas”,<i> disse. Era questo che voleva.</i>

Nell’area di Los Angeles appare una nuova malattia, un morbo a due fasi, in parte
batterico, in parte virale, che, se curato in base ai primi sintomi, fa accelerare il secondo
stadio, ancora più letale. Uno dei datori di lavoro di Jonny, il contrabbandiere Imbroglio,
sembra in qualche modo coinvolto nella diffusione della malattia; e Jonny. implicato
sempre di più in un mistero che non comprende, ma in cui sembra interessato in prima
persona, è costretto a prestare maggiore attenzione alle cose che accadono in una Los
Angeles in rivolta, tra bande di strada e techno ribelli underground.

“immagini urbane ad alta risoluzione, azione avvincente, e una Los Angeles futuribile,
architettata in mondo convincente, unisce il taglio classico di suspence dei romanzi ‘noir’
con una raffinata lettura della cultura pop globale.”
(William Gibson)

“L’eccezionale primo romanzo di Richard Kadrey è duro ma mai cinico, appassionatamente
politico ma non didattico, e solleva questioni importanti senza scegliere le risposte più
comode e comuni”.
(Norman Spinrad)

RICHARD KADREY è nato a New York nel 1957. È tra i capostipiti dell’intera cultura
cyberpunk. Ha pubblicato racconti e collage in riviste quali “Omni”, “Interzone”, “Whole
Earth Review” e “Semiotext(e)”. Ha redatto <i>Covert Culture</i> 1-2 e
ha appena pubblicato <i>Kamikaze, l’Amour</i>.
Fabriani