La sfera del buio
Prosegue il cammino di Roland di Gilead, l'ultimo cavaliere del Medio-Mondo, chiamato a
contrastare il declino della sua terra con una missione che nel fine ultimo - il raggiungimento
della Torre Nera, rivelatasi il punto di convergenza di tutte le strade dell'universo, per
ristabilire il corso dell'ordine e dell'armonia - manifesta la grandezza cosmica della sua
portata. Alla fine del volume precedente Roland e il fido terzetto di terrestri del Ventesimo
secolo che l'accompagna - Eddie, Jack e Susannah, più Oy, tenero cucciolotto alieno - erano
stati fatti prigionieri da un treno pensante e impazzito, Blaine il Mono, e costretti a una folle
corsa suicida. Ora, con un colpo d'astuzia, Eddie annienta il mostro e libera gli amici; ma il
ritorno sul suolo non è dei migliori: un ambiente ignoto e ostile li circonda. Solo Roland
comprende l'accaduto: sono stati inghiottiti da una 'sottilità', una piaga della realtà sensibile
che determina un'osmosi fra dimensioni altrimenti rigidamente separate. La comparsa di
questa anomalia, oltre che un pericolo mortale immediato, è un sintomo del deterioramento
progressivo dell'esistente e dell'invasione del caos. La situazione precipita, occorre
affrettarsi, ritrovare il Sentiero del Vettore e per esso raggiungere la meta...
Improvvisamente un sinistro edificio di cristallo si materializza all'orizzonte, sbarrando al
gruppetto la strada in una tacita sfida. Il ricordo di antiche prove affrontate, di forze occulte
da combattere, di oggetti straordinari e magici investe il cavaliere. Un'intera notte deve
passare prima che si possa affrontare l'ostacolo: Roland la trascorre narrando ai compagni di
quando, poco più che bambino - ma dal destino già segnato - fu mandato con altri ai confini
del Medio-Mondo…
Vegetti