| Le squillo |
| Un anziano poeta inglese con tendenze omosessuali, il famoso dottor Bruno Kaletski |
| membro di svariati organismi internazionali di mutuo soccorso, il celebre professor Valenti |
| inventore di una minuscola scatoletta capace - se infilata sotto la pelle - di sconvolgere |
| la psiche dello sfortunato paziente, la zoologa Harriet Epsom esperta in babbuini, uno |
| studioso di computers (riconoscibile anche dal taglio dei capelli alla marine), un prete |
| copertiniano assertore delle teorie sulla lievitazione, alcuni Premi Nobel assegnati e altri in |
| predicato: |
| questi i partecipanti a un Simposio sulla Sopravvivenza, riuniti nell'improbabile |
| Kongresshaus (tutta lamine e cristalli) del ridente villaggio alpino di Schneedorf, a |
| discutere su come salvare l'umanità dalla catastrofe imminente. |
| Il risultato è un esilarante dialogo fra sordi, una comica, e insieme drammatica, fiera delle |
| vanità, una prova ulteriore di come, molto spesso, il dibattito intellettuale propenda a |
| naufragare nella chiacchiera. Koestler li ha soprannomi-nati « le squillo », perché, da veri |
| e propri prezzolati dell'Accademia quali sono, girano - sempre gli stessi - da un congresso |
| all'altro, a ritirare onori e prebende, preoccupati solo di salvare la faccia. Su queste facce |
| Koestler infierisce con irresistibile bravura, con la stessa cattiveria di Huxiey, di Firbank, |
| di Waugh. È una galleria di personaggi difficili da dimenticare: egoisti, accidiosi, divorati |
| dall'invidia, imbambolati da segrete manie, i professori-squillo portano stampato sui volti |
| grotteschi e un po' patetici, il segno indelebile dell'inutilità. Tornato alla narrativa dopo |
| anni di silenzio, l'Autore del celebre Buio a mezzogiorno ci offre, con questo romanzo |
| intelligente, raffinato e sferzante, una dimostrazione esemplare di ironia in linea con la |
| migliore tradizione anglo-sassone. |
| Cottogni |