Intensity
Ventiquattr'ore di crimini efferati per una trappola mozzafiato che macina terrore pagina dopo
pagina: a Dean Knootz va riconosciuto il merito di aver modellato una suspense che assume
i contorni di un incubo a occhi aperti in cui ciascuno di noi potrebbe sprofondare in un
weekend come tanti. Proprio come è accaduto a Chyna Shepherd, tranquilla ventiseienne
ospite dell'amica Laura nella tenuta di campagna dei Templeton. A notte fonda uno
sconosciuto, introdottosi di soppiatto nella casa, massacra tutti: i genitori, il fratello, la
cognata di Laura e infine quest'ultima dopo averla violentata. Chyna, riparatasi sotto il suo
letto si salva e tutto quello che riesce a vedere dell'omicida sono solo i suoi stivali neri. La
mano dello psicopatico ha ottenuto il suo scopo: vivere attimi d'intensa emozione,
soddisfacendo tutti gli appetiti di quella mente malata. Ora, finito lo scempio, l'uomo si
accinge a portare via il suo trofeo - il corpo di Laura-, caricandolo sul camper con cui è
arrivato. Chyna vince la sua disperazione e pur di non lasciare quell'"avventuriero omicida"
dileguarsi nel nulla si decide a salire sull'automezzo senza essre vista. Inizia per lei un viaggio
verso l'ignoto, con la costante paura di essere scoperta nello specchietto retrovisore
dell'assassino alla guida, avendo per compagni di viaggio dolo dei cadaveri: infatti, oltre
all'amica, è impossibile non accorgersi del ragazzo a bordo, a cui sono state cucite le
palpebre e la bocca con ago, filo e... bottoni! Quando il camper con il suo carico di morte si
ferma a una stazione di servizio è un'altra strage d'innocenti. E' il momento buono per
scappare, chiedere aiuto, fermare quel pazzo, ma Chyna scopre di non poter far nulla di tutto
questo, anzi con terrore viene a conoscenza di una ragazzina, Ariel, che dovrebbe essere
prigioniera della cantina del serial killer. Così non trova di meglio che impadronirsi di una
macchina e seguire il camper fino alla casa degli orrori.
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