| I robot e l'Impero |
| «Addio, amico Elijah, e ricordati che anche se la gente applica questa definizione ad Aurora, |
| d'ora in poi sarà la Terra il vero Mondo dell'alba.» Con queste parole di Giskard Reventiov, il |
| robot telepatico ispiratore del concetto di psicostoria, si concludeva I robot dell'Alba (Urania |
| n. 1009). Era un addio, poiché Elijah Baley era destinato davvero a uscire dalla scena della |
| grandiosa Storia Futura asimoviana, ma era anche una promessa destinata a essere |
| mantenuta in I robot e l'Impero (pubblicato in " Altri Mondi " nel 1986 e qui riproposto in |
| edizione ultraeconomica). A duecento anni dalla morte di Baley, i terrestri hanno spezzato |
| l'isolamento imposto dagli Spaziali e stanno colonizzando la galassia, ma un antico nemico |
| non si è ancora rassegnato. Il dottor Kelden Amadiro, grazie alla sua longevità di Spaziale, ha |
| finalmente trovato un mezzo spaventoso per distruggere la Terra. A sbarrargli il passo, in |
| questo nuovo e magistrale romanzo che rende prossima la fusione dei tre grandi cicli |
| asimoviani, i due robot Daneel Olivaw e Giskard Reventiov, ormai giunti alla soglie di poteri |
| misteriosi e inquietanti. |
| Tellini |