La soglia
La magica immaginazione di Ursula Le Guin adopera temi fantastici con chiari intenti allegorici
e fonde in maniera mirabile il cupo mondo della realtà quotidiana con l’affascinante reame
della fantasia. Hugh e Irena, i due giovani protagonisti della vicenda, sono due disadattati
pieni di problemi personali: Hugh, che lavora in un supermercato, è assillato da una madre
oppressiva e petulante; Irena, che convive con una coppia di amici, assiste impotente alla
triste sorte della madre, continuamente malmenata da un patrigno rissoso e alcolizzato. Per
fortuna, ecco però schiudersi dinanzi a loro la “soglia” del passaggio in un altro mondo, un
mondo meraviglioso di pace e serenità, pieno di gente semplice e rurale che non esita ad
accoglierli con la massima simpatia. Hugh e Irena, conosciutisi nel magico boschetto dove
risiede la “soglia”, non sanno come o perché hanno raggiunto la strada acciottolata che
porta a Tambreabrezi, la mitica cittadina di questo mondo di favola: sanno solo che ogni
volta che vi torneranno troveranno pace e fuga dagli opprimenti problemi della vita reale. Ma
quando il rifugio diventa orrore, e le strade del sogno conducono all’incubo, non c’è più fuga:
la scelta non è più tra una vita e l’altra, ma tra la vita e la morte, e solo loro due, uniti dalle
loro sventure e dalla loro disperazione, potranno salvare gli abitanti del fantastico mondo di
Tambreabrezi da un fato terribile e ignoto.
Viviani