Il monaco
Il fascino del mistero, le suggestioni del terrore, i richiami di un erotismo sfrenato e tutto
l'armamentario tra macabro e ironico delle stravaganze gotiche (fanciulle travestite da
novizi che divengono strumento di Satana, stupri e rapimenti, vecchie zie infojate e
Superiore sadiche, demoni e angeli, fantasmi e incantesimi fino al conclusivo intervento
dell'Inquisizione) concorrono a fare de Il monaco un romanzo davvero unico nel suo
genere. «Questo libro mi dà assai più la sensazione della vita profonda che non tutti i
sondaggi psicologici, filosofici o psicoanalitici dell'incosciente», scrisse Antonin Artaud per
sottolineare la presenza nell'opera di Matthew Gregory Lewis di arcani e frenetici richiami
all'amore nella libertà e della prima stupefacente abolizione tra reale e surreale. L'alto
artigianato del Lewis è ribelle a ogni misura, ma dotato di straordinarie virtù dinamiche e
fantastiche; di qui la sua enorme fortuna iniziale, la sua costante influenza successiva e
le numerose ristampe ai nostri giorni fino alla recente trasposizione cinematografica di
Louis Buñuel e Ado Kyrou.
Bonazzi