| Nelle spire di Medusa |
| Tornano i « Miti di Cthulhu » con questa antologia di racconti e romanzi brevi |
| completamente inediti in Italia, dovuti stavolta per intero alla penna di H.P. Lovecraft. |
| Non tutte le storie comprese nel volume fanno parte dell’ormai famosissimo « ciclo |
| cosmogonico »: alcune s’inseriscono negli altri filoni che i critici hanno individuato nella |
| narrativa del « solitario di Providence ». Cosi, « Il caos che monta », « Il prato verde », « |
| La minaccia invisibile » appartengono al periodo dunsaniano di Lovecraft (caratterizzato |
| dall’influsso del narratore irlandese Lord Dunsany); mentre «Alle quattro del mattino », « Il |
| divoratore di spettri », « I cari estinti », « Cieco, sordo e muto », « Due bottiglie nere » |
| s’inquadrano nelle storie di orrore puro, secondo i canoni classici. La parte più sostanziosa |
| del libro è però dedicata ai « Miti »: cinque fra lunghi racconti e romanzi brevi (« L’ultimo |
| esperimento », « Il boia elettrico », « La maledizione di Yig », « Xineian », « Nelle spire di |
| Medusa ») che arricchiscono il disegno di quello che è certamente il ciclo |
| fantastico-narrativo più famoso dei nostri tempi. Alla mitologia di Cthulhu queste opere |
| portano un contributo notevole, non soltanto di qualità (sono fre le migliori dell’intero |
| ciclo), ma soprattutto come ampliamento dei temi e dei panorami abbracciati dal suo |
| vastissimo mosaico. Il volume che presentiamo costituisce il primo di due tomi nei quali |
| abbiamo diviso questa serie di opesre di Lovecraft, rimaste sino ad ora inedite nel nostro |
| Paese. Una breve biografia di Dirk W. Mosig illustra la figura dell’autore, ed un saggio di |
| August Derleth spiega l’origine dei racconti, che furono tutti scritti da HPL per conto di |
| altre persone, e apparvero sotto nomi diversi dal suo. |
| Tellini |