| L'ultimo degli uomini | 
| Uomo delle Nevi vive su un albero vicino al mare, avvolto in un lenzuolo sporco. Non sa | 
| che ore sono, nessuno lo sa più. Cerca cibo e medicine nelle terre desolate e infestate da | 
| ibridi di animali. Fruga fra i resti e rimugina sulle scelte che hanno portato la Terra al | 
| tracollo, in nome di una scienza onnipotente. Si abbandona al ricordo di Oryx, donna | 
| enigmatica e quieta, e al rancore per l'amico Crake, responsabile del disastro. Le loro | 
| esistenze si erano intrecciate nel più classico, e tragico, dei triangoli. Uomo delle Nevi | 
| cerca una spiegazione, per sé e per i 'figli di Crake', unica forma di vita intelligente | 
| sopravvissuta sulla Terra, frutto esemplare dell'ingegneria genetica. Sono tante le cose | 
| che vogliono capire, ignari come sono dell'insensatezza degli uomini. Come hanno | 
| dimostrato Orwell, Huxley, Vonnegut e la stessa Atwood (nel "Racconto dell'ancella"), la | 
| rappresentazione letteraria di un'utopia fallita può aprirci gli occhi più di innumerevoli | 
| verità sullo stato del pianeta. Quello dell'"Ultimo degli uomini" è un mondo che potrebbe | 
| essere a pochi anni, a poche folli decisioni di distanza da quello in cui viviamo. | 
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