Gli dei perduti
Erano tempi di splendore e di tenebre, di dei e di giganti, di esseri favolosi e creature
deformi, di situazioni al limite della follia, di sogni che diventavano reali, di incubi che
prendevano corpo: era l’epoca dei signori della spada. In un impossibile universo dalle
molteplici dimensioni, scena dell’eterna lotta tra i sovrani della legge e i signori del caos,
Corum, il principe dal mantello scarlatto, è costretto ancora una volta a ingaggiare
battaglia contro le oscure forze del male guidate dal bestiale capo dei Mabden, il conte
Glandyth. ma non potrà fare ricorso alle forze infernali che, grazie ai malefici doni ricevuti
dal dio Shool, l’occhio di Rhynn e la mano di Kwll, sempre gli erano venute in aiuto: questa
volta dovrà affrontare da solo – anche se nell’eroe l’unità è una molteplicità – tremende
prove prima di arrivare a Tanelorn, l’eterna, la mitica città della pace. Saranno allora gli
dei perduti a metterlo dl fronte a una scelta, alla possibilità di bandire per sempre tutte le
divinità dai quindici piani e di affrancare così l’uomo dallo stato di soggezione alle
insensate forze del caos e alle deboli forze della legge. Considerato dalla critica « il più
importante successore di Mervyn Peake e di Wyndham Lewis », Michael Moorcock si è
imposto all’attenzione del pubblico di tutto il mondo come il più geniale e rappresentativo
scrittore di « fantasia eroica ».
Tellini