Madamigella di Marsan
Venezia, Trieste e un fiume, il Tagliamento, costituiscono il mobile scenario di questo
romanzo, in ogni sua parte dominato dall'elemento simbolico, femminile dell'acqua. Nel
percorso sinuoso e pieno di meandri del fiume si riassume in immagine l'itinerario onirico
che dalla coscienza porta all'inconscio; itinerario qui ritratto, secondo i cupi canoni
romantici, in quel viaggio che il protagonista compie attraverso una torre del medievale
abbandonata in un'ansa rocciosa del maestoso torrente friulano.
Al protagonista di questo strano viaggio, Maxime, si affianca qui come negli altri episodi la
presenza enigmatica e silenziosa di Diane de Marsan, giovane nobile francese,
allontanatasi come Maxime dalla Francia per fuggire la violenza dell'imperialismo
napoleonico.
In Diane, madamigella di Marsan si concentrano attraverso un singolare incrocio
autobiografico le principali figure femminili che hanno determinato la vita di Charles Nodier.
Bonazzi